Nord Italia per l’inquinamento: necessarie azioni urgenti per scuole senza aree verdi

Il nuovo documento dell’Agenzia Europea dell’Ambiente ha recentemente evidenziato che l’area della Pianura Padana, militante nella regione settentrionale italiana, rimane una delle zone più inquinate d’Europa, in quanto il report segnala come questa zona, nello specifico quella centro-orientale, sia tra le zone nel paese che detengono livelli molto alti di particolato nell’aria, tutto ciò a causa dell’utilizzo di carbone per la produzione industriale e l’accensione delle case.

In aggiunta, l’analisi del rapporto segnala come il biossido di azoto costituisca il maggior inquinante presente nelle zone urbane del continente europeo. Analogamente, si riscontrano livelli di ozono particolarmente elevati soprattutto in Italia e nel bacino del Mediterraneo. E’ però fondamentale considerare che, malgrado le notevoli migliorie apportate negli ultimi anni, questa situazione globale non mostra un ‘netto miglioramento’, capace di contrastare i dilaganti problemi dovuti all’inquinamento delle città.

Attualmente, gli elevati livelli di concentrazione atmosferica stanno giustificando le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, in merito alla qualità dell’aria, e addirittura superando gli attuali standard presenti.

Tra le considerazioni espresse dal report, spicca l’attenzione sui bambini, riguardo alla scarsa qualità dell’aria nei loro ambienti e il danno che esso comporta per la loro vita. Si evidenzia come il traffico, l’inquinamento prodotto dalle industrie e il riscaldamento domestico siano tra le principali cause dell’inquinamento atmosferico, non solo in quest’area, ma anche in tutta l’Unione Europea e in altri paesi impiegati nel rapporto quali la Svizzera, la Turchia, l’Islanda e la Norvegia.

Le stime dell’Agenzia Europea dell’Ambiente pongono l’accento sull’enorme numero di bambini che muoiono, ogni anno nell’Unione Europea, a causa dell’inquinamento atmosferico, addirittura parlando di oltre 1.200 bambini.

Tuttavia, difficoltà di maggior rilievo sembrano sorgere dalla scarsa presenza di aree verdi nelle adiacenze delle scuole, problema forte emerso dal rapporto e che dovrebbe essere affrontato immediatamente. Le aree verdi entro i 300 metri delle scuole rappresentano solamente il 10% in media dell’UE, percentuale assolutamente carente considerando che solamente il 6% di queste aree sono coperte da alberi. In alcune città, quali Milano, Bari e Napoli, la percentuale in questione scende sotto il 5%. Al contrario, altre città come Roma, Firenze e Bologna dimostrano una percentuale leggermente superiore tra il 5 e il 10% relativamente alle aree verdi entro i 300 metri delle scuole.

In sintesi, l’inquinamento atmosferico rimane un grave problema per la salute pubblica dell’intera Europa, per questo le autorità locali e nazionali sono chiamate a prendere seri provvedimenti per migliorare la qualità dell’ambiente, con particolare attenzione per le aree verdi che circondano le scuole, per proteggere i bambini e gli adolescenti dall’inquinamento, incoraggiando in tal modo una cultura green per le future generazioni.


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