Rassegna Pom. 18 marzo 2023


Nelle prime ore di martedì, Israele è tornato a farsi sentire con veemenza sulla Striscia di Gaza. Almeno 330 anime, molte delle quali bambini e donne, hanno tristemente lasciato il mondo. Israele ha accusato Hamas di non voler liberare gli ostaggi e di non voler prolungare il cessate il fuoco.
Nel frattempo, il primo viaggio all’estero del neo premier canadese Mark Carney ha avuto una destinazione inaspettata: l’Europa, piuttosto che gli USA. In un mondo sempre più simile a un campo di battaglia diplomatico, ha cercato nella vecchia Europa nuovi alleati.
A Parigi, ha stretto mani con Emmanuel Macron, mentre il vento di Londra lo accoglieva come un vecchio amico. Dopo l’era Trump, il Canada cerca conforto e supporto al di là dell’Atlantico, come un albero che cerca radici in terreni fertili.
Nel frattempo, tra Mosca e Washington si preannunciano colloqui intriganti. Donald Trump ha annunciato di voler affrontare con Putin questioni territoriali e nucleari, un po’ come due giocatori di scacchi su una scacchiera mondiale.
Anche a Cipro, presso l’ONU di Ginevra, si cerca di dissolvere una nube di incertezza, ma le speranze rimangono flebili come una candela in un temporale.
Nel mondo della giustizia europea, si leva una nuova voce con il rapporto Liberty, ricordandoci che lo stato di diritto è una fragile fenice che necessita di rinascere costantemente. Ogni nazione si dibatte in questa battaglia, con alcuni Paesi stabili e altri in netto declino.
L’Unione Europea, come un medico premuroso, propone di intrecciare rapporti più stretti fra i suoi membri per sanare le piaghe di chi minaccia il sistema comune, uniti da un unico filo di solidarietà.