Norvegia: 60 tonnellate di petrolio in fuga


Una fuga di petrolio ha attirato l’attenzione degli ambientalisti e messo in allerta le autorità norvegesi questa domenica. Circa 60 tonnellate di petrolio si sono riversate da una centrale elettrica vicino a Oslo. La trama si infittisce quando si scopre un buco nella recinzione che circonda la struttura. Qualche genietto delle malefatte ha lasciato aperto il coperchio alla base di un trasformatore, suggerendo una storia oscura di sabotaggio.
L’operatore della rete elettrica nazionale, Statnett, è convinto che l’accaduto sia stato un atto di sabotaggio deliberato. Tuttavia, la polizia gioca la carta cauto-scettica, dichiarando di non aver concrete prove per confermare tale tesi. Questo mistero degno di una spy story lascia, per ora, le autorità nel buio.
Intanto, risolvendo un puzzle ambientalistico non da poco, le autorità stanno adottando misure per ridurre al minimo l’impatto ambientale. Come un esercito che si prepara per la battaglia con una strategia millimetrica, sono state dispiegate
- barriere
- assorbenti specifici
per contenere e ripulire la fuoriuscita. Una corsa contro il tempo che mette alla prova la resilienza dell’ambiente e la prontezza dell’uomo.
La questione resta aperta. Chi è l’autore di questo presunto sabotaggio? E soprattutto, perché? Forse mai sapremo le risposte a queste domande, ma una lezione è chiara: la sorveglianza e la protezione devono restare elevate, perché il crimine non ha ferie.