Mosca Avverte: “Carri Armati a Kiev Precedono una Tragedia”. Berlino Dà il Via Libera all’Invio dei Carri Leopard Polacchi.

Di fronte all’escalation militare, l’Ue ha lanciato un ultimatum a Mosca: “Se Mosca non si ferma, le misure di risposta saranno drastiche”, ha dichiarato l’Alto rappresentante Josep Borrell, avvertendo che l’Ue è pronta ad aumentare le sanzioni contro la Russia. Ma nonostante i timori occidentali su un eventuale intervento diretto della Russia nell’Ucraina orientale, le parole di Putin hanno ribadito che Mosca non ha alcuna intenzione di invadere territori stranieri. Una posizione ribadita anche dal vicepresidente del Cremlino Dmitri Kozak: “L’aggressione della Russia non è neppure presa in considerazione”, ha detto. Perché se la fornitura di armi offensive a Kiev porterebbe a un disastro globale, l’invasione dell’Ucraina metterebbe fine alla tregua e potrebbe provocare la terza guerra mondiale.

“La fornitura di armi offensive a Kiev porterebbe a un disastro globale”. Nel giorno 333 della guerra, lo speaker della Duma russa Viacheslav Volodin evoca durissime ritorsioni da parte di Mosca in caso di sostegno militare occidentale all’Ucraina. “Se Washington e i Paesi della Nato inviano armi da impiegare per attaccare città pacifiche o per tentare di occupare le nostre terre, questo provocherebbe una reazione con l’uso di armi ancora più potenti”, ha affermato il presidente della Camera Bassa russa. Intanto, resta lo stallo sulla fornitura richiesta dalle forze ucraine di tank Leopard tanto richiesti per ottenere un vantaggio offensivo sugli invasori.

Da Parigi, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha difeso la cautela tedesca sulla questione dei carri armati Leopard, sottolineando che “il modo in cui noi abbiamo agito in passato è stato sempre in stretto coordinamento con i nostri amici ed alleati, e continueremo ad agire in funzione della situazione concreta”. Tuttavia, Berlino autorizza la Polonia ad inviare tank Leopard 2A5 all’Ucraina. Anche il presidente francese Emmanuel Macron entra nella partita delle armi pesanti affermando che “non esclude” la fornitura di carri armati Leclerc a Kiev: “Ho chiesto al ministro della Difesa di lavorarci su”, ma in ogni caso “è qualcosa che si valuta tutti insieme”.

Le parole dei due leader fanno eco alle ultime dichiarazioni del ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, il quale annunciando l’intenzione di visitare l’Ucraina “probabilmente entro le prossime quattro settimane” ha ribadito il “dialogo molto stretto con i partner internazionali, soprattutto con gli Stati Uniti” sulla questione dei Leopard e probabilmente anche degli Abrams americani. Secondo Der Spiegel, alla fine la Germania potrebbe trasferire 19 tank Leopard 2A5 all’Ucraina da utilizzare come mezzi d’addestramento destinati allo smaltimento se non inviati a Kiev.

Il governo ucraino resta ottimista sul fatto che l’ok da parte della Germania prima o poi arriverà: “Per salvare la nave globale, aspettare non funzionerà”, ha incalzato il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak. La Nato resta divisa sull’argomento; il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha definito “inaccettabile” l’atteggiamento tedesco chiedendo “una dichiarazione chiara” da Berlino per autorizzare i Paesi che dispongono di Leopard tedeschi ad inviarli a Kiev. Anche Londra insiste nel sostegno all’Ucraina; dopo aver consegnato gli elicotteri Sea King vorrebbe vedere gli ucraini equipaggiati con cose come Leopard 2 e sistemi d’artiglieria forniti da altri Paesi.

Sul terreno intanto la guerra non conosce tregua; secondo le stime lo stato maggiore ucraino citate da capo dell’esercito norvegese 180.000 tra morti e feriti nell’esercito russo e 100.000 in quello ucrainoe 30.000 civili uccisi sarebberodalle battaglie avvenute nell ultimo annoi.


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