Mauriziano salva con successo due vite grazie alla protesi cardiaca innovativa.

Due pazienti della Cardiologia dell’ospedale Mauriziano di Torino sono stati trattati con successo con una valvola aortica Tavi di ultima generazione. È accaduto pochi giorni fa e il Mauriziano è così diventato il primo ospedale del Piemonte ad utilizzare una protesi aortica, che rappresenta a oggi la più moderna ed avanzata per eseguire procedure interventistiche di sostituzione della valvola aortica (Tavi).

La nuova protesi aortica utilizzata dai cardiologi del Mauriziano vanta caratteristiche tecniche che ne permettono più agevole posizionamento e navigabilità, rendendo così più semplice e rapido l’intervento con evidenti vantaggi per il paziente.

Innovativo trattamento per la stenosi aortica

La stenosi aortica rappresenta una delle malattie più comuni delle valvole cardiache: in Italia interessa oltre un milione di persone, nonché il 10 per cento della popolazione oltre i 65 anni che ne è la fascia più colpita. L’intervento Tavi (Transcatheter Aortic Valve Implantation, vale a dire “Impianto transcatetere di valvola aortica”) è una procedura estremamente innovativa e mininvasiva, eseguita dai cardiologi, che permette di sostituire la valvola aortica passando da un’arteria della gamba senza necessità di intervento chirurgico ed anestesia generale.

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«Nonostante gli incrementi nazionali e regionali di interventi con protesi TAVI, il numero di pazienti trattati risulta purtroppo basso rispetto al fabbisogno di salute – afferma il dottor Giuseppe Musumeci , Direttore della Cardiologia dell’ospedale Mauriziano e Presidente regionale dell’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri – . Ad oggi, sono soltanto 194 i pazienti trattati ogni milione di abitanti in Italia (212 per milione in Piemonte) rispetto ai circa 415 per milione di abitanti che meriterebbero il trattamento, secondo le evidenze cliniche».

Nel 2022 la Cardiologia del Mauriziano è risultata il primo Centro in Piemonte ed il terzo in Italia (dopo il Policlinico San Donato di Milano ed il Policlinico Sant’Orsola di Bologna) con 274 interventi Tavi eseguiti nel corso dell’anno. Numeri che confermano la crescita dell’ospedale. Tanto che l’ospedale Mauriziano di Torino è secondo tra gli ospedali italiani nell’area cardiovascolare. Lo ha stabilito la pubblicazione ufficiale del “Report 2023” del PNE (Piano Nazionale Esiti) dell’ Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), che fotografa in modo oggettivo la situazione di tutti gli ospedali pubblici e privati convenzionati di Italia.

In particolare, il Mauriziano si segnala tra gli ospedali con “livello di qualità alto” nell’area cardiovascolare. Un riconoscimento unico tra tutti gli ospedali del Piemonte e diviso con altri diciassette nosocomi italiani, tra i quali il solo “Careggi” di Firenze spunta il “livello di qualità molto alto”.

Sfide e opportunità per la cardiologia

Nonostante i progressi nell’utilizzo delle protesi aortiche Tavi, il numero di pazienti trattati continua a essere inferiore alle necessità di salute. L’estensione dell’intervento Tavi a un numero maggiore di pazienti consentirebbe di migliorare significativamente le condizioni di vita dei pazienti affetti da stenosi aortica.

Il Mauriziano di Torino è un pioniere nell’utilizzo di questa procedura innovativa e ha dimostrato di avere un’impressionante esperienza e competenza nella cardiologia. Riconoscimenti come il “livello di qualità alto” nell’area cardiovascolare confermano la posizione di eccellenza dell’ospedale nel campo della salute cardiaca.

Tuttavia, è importante che altri ospedali italiani seguano l’esempio del Mauriziano e adottino le protesi aortiche Tavi per garantire un trattamento adeguato a tutti i pazienti affetti da stenosi aortica. Solo così si potranno superare le sfide attuali e offrire a più persone la possibilità di vivere una vita sana e attiva.

In conclusione, l’utilizzo delle protesi aortiche Tavi rappresenta una svolta significativa nella procedura di sostituzione della valvola aortica e offre importanti vantaggi per i pazienti. L’esperienza del Mauriziano di Torino e il suo ruolo di leader in ambito cardiologico sono un esempio da seguire per migliorare la salute cardiovascolare in Italia.


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