“28enne pretende cibo gratuito e aggredisce barista del chiosco sul Lungotevere: la vicenda di Io non pago”

Un singolo individuo di sesso maschile, avente 28 anni di età, ha trascorso la serata in un chioschetto situato precisamente nel Lungotevere Tor di Nona, sito a Roma, e ha sollecitato il barista in quali modi sarebbe possibile evitare di corrispondere il debito richiesto dalla struttura. Tuttavia, il proprietario del chiosco ha insistito per far valere il dovuto pagamento effettivo degli importi dovuti nei confronti del locale, circostanza che ha suscitato la suddetta persona ad attaccare il possessore della struttura insolvente, eseguendo una serie di affondi fisici che comprendevano calci, pugni e bottiglie di vetro, risultando in una già grave lesione sulla vittima. In ultimo, l’aggressore s’è allontanato dal luogo del delitto con i ricavati del chiosco stesso.

La testimonianza sopra descritta riguardante l’aggressione avvenuta di notte, appartenente al venerdì, è l’epilogo di un lungo e continuo elenco di episodi di violenza perpetrati da persone che mirano ad ottenere usufrutti gratuiti. Questa pratica è pericolosa, poiché essa sta precipitando sempre maggiormente all’interno dei territori italiani, danneggiando non solo i piccoli esercenti, ma ponendoli addirittura in situazioni di perdita del lavoro-può inoltre suscitare molteplici pericoli e comportare ferimenti fisici, oltre che danni di proprietà.

Sul Lungotevere Tor di Nona son già state registrate previousmente ulteriori situazioni analoghe: un giovane di 22 anni, in epoca pregressa, tentò di appropriarsi di pizze integralmente gratuitamente, ma purtroppo, in conseguenza di ciò, fu costretto il proprietario a contattare le forze dell’ordine, che portarono all’arresto del malvivente. Tali stili di comportamento non solamente violano le leggi, ma sono pari ad offese verso coloro che arduamente faticano per turare il buco delle proprie difficoltà.

Di conseguenza, risulta fondamentale contrastare in maniera attiva questa pericolosa moda criminale, è imprescindibile educare le persone in merito all’impossibiltà di non essere in grado di pagare i propri debiti sulla base di scuse economiche. È fortemente raccomandabile rivolgersi a qualcuno disposto ad offrire il proprio supporto, quali le associazioni humanitarie o i servizi sociali, anziché creare situazioni in cui qualcuno ci rimetta.

Constatiamo l’importanza di difendere la posizione dei lavoratori, che rischiano di diventare prede di queste tipologie di violenze: pertanto, è a nostro avviso di massima importanza che le forze dell’ordine risultino presenti sul territorio e che, ugualmente, i proprietari dei locali abbiano accesso, specie in riferimento alla propria formazione, ad adeguati corsi atti a gestire situazioni simili.

In conclusione, è necessario educare le nuove generazioni, al fine di rispettare il lavoro degli altri e comprendere l’intrinseco valore dell’economia: niente, in questa vita, può essere definito gratuito. Solamente se riusciamo a abbracciare tale principio, sarà possibile sperare di volgere fine a questa pericolosa situazione, che altresì mette in pericolo la sicurezza effettiva delle nostre più importanti città.


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