La Procura Generale del Venezuela, Tarek William Saab, ha annunciato lunedì che ha richiesto un terzo mandato di arresto contro Julio Borges Junyent, fondatore del partito di opposizione Primero Justicia e attualmente in esilio.
“Alla luce di nuove prove incriminanti, abbiamo richiesto un mandato di arresto contro Julio Borges Junyent per la sua partecipazione al tentato colpo di Stato del 30 aprile 2019”, ha dichiarato Saab come riportato dal quotidiano El Nacional.
In particolare, Saab ha accusato Borges di avere due precedenti mandati di cattura “per la sua partecipazione diretta al furto dell’oro della Repubblica depositato in Inghilterra e per aver pianificato e finanziato l’attentato contro il capo dello Stato”.
Secondo Saab, Borges avrebbe anche fatto pressioni a livello internazionale per azioni contro il Venezuela con il sostegno dell’amministrazione Trump, arrivando finanche a chiedere sanzioni contro Caracas.
Queste accuse arrivano dopo che Leopoldo López, leader dell’opposizione venezuelana rifugiatosi in Spagna nel 2020 e anche coordinatore di Voluntad Popular, ha sostenuto che Borges ha partecipato a riunioni per pianificare gli eventi del 2019, come riferito dal quotidiano El Universal.
Borges è stato commissario per le relazioni estere del governo presieduto da Juan Guaidó, ed è attualmente in esilio in Colombia poiché le autorità venezuelane lo hanno accusato di partecipare all’attentato al presidente Nicolás Maduro del 4 agosto.
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