Ucciso dal coinquilino in una lite per l’affitto: il dietro all’omicidio di Borghesiana.

La triste notizia dell’omicidio avvenuto nella tarda serata di mercoledì ha visto coinvolto un uomo di 40 anni, proveniente dall’Afghanistan e gestore di un autolavaggio. Il confuso episodio si è verificato all’interno dell’appartamento in cui l’uomo conviveva con altri soggetti afgani, tra cui il suo stesso assassino. La polizia, al momento del suo arrivo, ha trovato la scena del crimine estremamente cruenta e violenta, con segni rivelatori della coltellata che ha portato alla morte del malcapitato.

Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine, l’assassinio sarebbe stato il risultato di una faida per una questione riguardante l’affitto dello spazio in cui vivevano. Khan Gulab, la vittima, era già stato visto discutere animatamente con l’incolpato, Safi Zahid Ullah, precedentemente. I toni si sarebbero poi surriscaldati fino ad arrivare a uno scontro fisico che sarebbe culminato in una vera e propria lotta all’ultimo sangue.

Gli agenti intervenuti sul luogo del delitto non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo vittima di questa ferocia. Tuttavia, è stato possibile procedere immediatamente all’arresto del presunto colpevole, che si trovava ancora nelle vicinanze del luogo dell’omicidio. Zahid Ullah, al momento delle forze dell’ordine, aveva ancora le mani insanguinate, dimostrando così la sua responsabilità nell’assassinio anch’esso confermato dalla polizia.

La magistratura, subito allertata, ha disposto l’autopsia della vittima, oltre a identificare il coltello utilizzato per perpetrare il crimine e sequestrare l’intero appartamento. L’inchiesta, ovviamente, è ancora in corso per stabilire con certezza il motivo di questa terrificante disavventura.

L’intera comunità afghana, presente nella zona dove è avvenuto il tragico evento, è in lutto per la morte di Khan Gulab, il giovane e promettente gestore di autolavaggi. La vicenda non solo ha scosso profondamente questa comunità, ma anche l’intera città di Roma, che ogni anno si trova ad affrontare situazioni di questo genere. È importante, dunque, che tutti si impegnino a combattere l’odio, la violenza e l’intolleranza, al fine di evitare episodi così paurosi. L’auspicio, infine, è che le autorità giudiziarie facciano presto a fare giustizia per il gestore di autolavaggi che ci ha lasciati in questo triste modo.


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