Nella Milano dei nostri giorni, la sicurezza sui treni è fragile e questo è facile da capire quando si legge la notizia dell’aggressione di due giovani, rispettivamente di 14 e 15 anni, avvenuta domenica pomeriggio su un treno che faceva la tratta Novara-Pioltello.
Il responsabile dell’attacco, un italiano di 26 anni già con precedenti penali, li ha aggrediti con forza, dapprima con schiaffi violenti, poi con un coltello a serramanico che ha puntato minacciosamente contro di loro, finché non ha ottenuto 10 euro. Subito dopo, il rapinatore è sceso dal treno e i due spaventati adolescenti hanno subito chiamato i carabinieri, fornendo loro una descrizione dettagliata dell’aggressore e la direzione della sua fuga.
Grazie alla loro rapida reazione, i carabinieri sono riusciti a fermare il rapinatore, che aveva ancora con sé il bottino e il coltello a serramanico usato per l’attacco. Fortunatamente, i giovani non hanno riportato ferite.
Ma non si può non notare la mancanza di sicurezza sui treni in Lombardia, soprattutto dopo questo episodio. Infatti, il Questore di Milano aveva già messo in atto nuove misure di sicurezza sui mezzi di trasporto pubblico, con l’assunzione di personale dedicato, ma evidentemente molto ancora deve essere fatto. La mancanza di controlli a bordo dei treni, la presenza di addetti alla sicurezza inadeguati e la tecnologia insufficiente sono solo alcune delle problematiche ancora presenti.
Questo episodio deve far riflettere sulla necessità di intervenire in modo rapido ed efficace per garantire la sicurezza non solo sui treni, ma su tutti i mezzi di trasporto pubblico della città. L’organizzazione della sicurezza sui mezzi di trasporto pubblico deve essere ripensata in modo da garantire la massima sicurezza, al fine di proteggere i cittadini e garantire la tranquillità di chi utilizza questi servizi.
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