Messaggio Cei: Lavoro Dignitoso e Giusto


Il mercato non può dettare ogni legge sopra le nostre teste; piuttosto, è qualcosa che noi stessi creiamo, sia come imprenditori e lavoratori che con un consumo critico. Questo è il messaggio chiave sottolineato nella dichiarazione della Conferenza Episcopale Italiana in occasione della Giornata del Primo Maggio, la Festa dei Lavoratori. Il messaggio lancia un appello alla responsabilità collettiva, evidenziando la lotta continua contro il Lavoro povero, la discriminazione di genere, lo sfruttamento degli immigrati e le tragiche morti sul lavoro.
Il fenomeno del mismatch, quel disallineamento tra domanda e offerta, è uno dei problemi più urgenti, colpendo duramente i giovani con posti vacanti che non riescono a colmare a causa della mancanza di requisiti adeguati. Sullo sfondo di queste criticità, si denuncia anche la delocalizzazione aziendale verso paesi con costo del lavoro più basso, alimentando un preoccupante abbassamento della dignità lavorativa.
Interessante è l’accenno fatto alla bolla di indizione del Giubileo di Papa Francesco, che vede nel lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale un segno tangibile di speranza. La ‘mano invisibile’ del mercato, avvertono i vescovi, non è affatto sufficiente a risolvere i problemi attuali. Serve la nostra ‘mano’, capace di rimodellare una società equa e solidale e continuare a seminare semi di speranza, magari con esempi concreti.