L’incidente in autobus con 7 studentesse italiane in Erasmus: caso archiviato dopo la morte dell’unico imputato.

L’incidente stradale del 2016, sulla via di Freginals in Spagna, che ha provocato la morte di ben tredici studenti Erasmus, tra cui sette ragazze italiane cordischiante, è stato elaborato e compiuto il suo corso. Il Tribunale numero uno di Tortosa, situato nella provincia di Tarragona, ne ha decretato la chiusura a causa del decesso del solo imputato, l’autista Santiago Rodrìguez Jiménez, surto a causa di motivi naturali all’inizio di questo mese. Jiménez era stato accusato di ben tredici omicidi colposi e di 42 casi di lesioni colpose.

L’autobus coinvolto nell’incidente era di proprietà dell’azienda Autocares Alejandro, di Mollet del Vallés, vicino Barcellona, che trasportava cinquantasette persone a bordo, tra cui tantissimi studenti dell’Università di Valencia, provenienti dalla festa delle Fallas. Purtroppo, durante il tragitto, l’autobus ha avuto un grave incidente, che ha portato alla morte di numerose giovani donne, tra le quali Valentina Gallo, Elena Maestrini, Serena Saracino, Francesca Bonello, Elisa Valent, Lucrezia Borghi ed Elisa Scarascia Mugnozza, tutte quanti a cavallo tra i ventidue ed i venticinque anni.

Dall’accertamento delle cause dell’incidente effettuato da Jiménez, l’unico imputato, si è venuto a conoscere che l’incidente è stato coniauso da una forte stanchezza motoria che lo ha portato fuori dalla carreggiata, causando la limitazione di un movimento laterale a destra e sinistra, fino ad uscire fuori strada. Al momento dell’incidente, la compagnia di trasporti non aveva pensato di sostituire l’autista, nonostante fosse ben noto che i passeggeri avrebbero affrontato una lunga notte di viaggio fruendo dei servigi dell’autobus.

Nondimeno il deposito del caso, i giudici hanno segnalato come le famiglie delle vittime possano tuttavia provare ad intraprendere una causa civile contro i successori dell’autista, che tenterà di ottenere la giustizia eo risarcimento che meritano. In particolare, la richiesta del pubblico ministero nei confronti di Jiménez era di 4 anni di reclusione per ben tredici omicidi colposi e di quarantadue casi di lesioni colpose.

La scomparsa dell’unico imputato rende la giustizia impotente nel poter processare il tragico incidente del 2016 in Spagna, dove purtroppo sette giovani ragazze italiane persero la vita. Ciononostante, le famiglie delle vittime dispongono ancora dell’opzione del ricorso alla causa civile, tentando così di ottenere il minimo risarcimento possibile e la speranza di trovare un minimo di conforto per la loro enorme tragedia subita.


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