L’evento tragico a Garbagnate, nel quale un ragazzino di soli tredici anni è stato investito da un’auto, ha suscitato una serie di riflessioni su un tema che, ahimé, sta diventando sempre più preoccupante: la sicurezza stradale. Resa ancora più complessa da un’imperscrutabile e variegata incertezza. L’impatto è stato devastante, e sebbene il personale sanitario si sia subito prodigato per intervenire con prontezza e competenza, le condizioni del ragazzo rimangono gravissime.
Il cuore stringe al solo pensiero che una vita così giovane possa essere messa a repentaglio dall’irresponsabilità e dall’imprudenza di chi guida, che talvolta si abbandona a distrazioni o sottovaluta il rischio. L’incidente di Garbagnate è un monito che richiama tutti alla massima cautela e soprattutto a non ignorare la pericolosità della velocità o il potere distruttivo dell’ascolto di radio, conversazioni o l’uso del cellulare.
Peraltro, il tema della sicurezza sulle strade rappresenta solo la punta dell’iceberg di una problematica sociale che riguarda tutti, perché ogni individuo è un potenziale responsabile, un tutore della propria vita e di quella degli altri che, con la propria condotta, può concorrere a facilitare o a contrastare l’emergere di situazioni rischiose. Per questo è importante che ciascuno di noi sia consapevole della propria responsabilità e di una condotta virtuosa dal punto di vista della sicurezza stradale.
Lascia un commento