Hockey: unione tra USA e Russia


L’accordo più sorprendente emerso dalla telefonata tra Putin e Trump potrebbe far sollevare più di qualche sopracciglio. Immaginate una serie di partite di hockey su ghiaccio tra le squadre professionistiche di Russia e America. No, non è un’idea uscita da un film di Hollywood. È un piano presentato dal Cremlino per sciogliere il ghiaccio e, forse letteralmente, per aprire la porta a un disgelo politico tra i due Paesi.
Ricorda un po’ le epiche sfide a hockey tra gli Stati Uniti e la defunta Unione Sovietica durante la Guerra Fredda. Chi non ha mai sentito parlare del Miracolo sul ghiaccio? Alle Olimpiadi invernali del 1980, la squadra americana sconfisse, contro ogni pronostico, quella che era probabilmente la squadra più forte del pianeta. Vincere 4-3 contro i sovietici è stato un colpo da maestro, una leggenda dal sapore quasi biblico.
Non è poi così sorprendente che questa idea prenda forma oggi, considerando quanto Putin ami l’hockey. Il leader russo continua a praticarlo con amici e veterani, mostrando una certa passione e forse un tocco di nostalgia. Anche se, a dire la verità, nei filmati sembra che i suoi partner di gioco preferiscano lasciarlo vincere. È reale sportività o diplomazia in movimento?
Questa iniziativa ricorda la cosiddetta diplomazia del ping pong, quando gli Stati Uniti, al tempo di Nixon e Mao, aprirono le relazioni diplomatiche con la Cina attraverso quello che sembrava un innocente scambio di palle da ping pong. Un semplice gioco, un mondo di significato. Resta solo da vedere se quest’offerta di pace dall’ovalata superificie scivolosa verrà accettata, o se qualcun altro, come l’Ucraina, pagherà il conto per questa nuova ‘diplomazia dell’hockey’.
Quindi, mentre le squadre si preparano a scendere in pista, la domanda rimane: questa mossa riuscirà davvero a ridurre le tensioni o si trasformerà in un altro gioco di potere tra giganti? Solo il tempo e un buon tiro vedranno la fine di questa partita senza tempo.