“Emanuela Orlandi: Lettera al fratello Pietro svela vergognose allusioni su Wojtyla nel Vaticano”

In una lettera giunta al fratello Pietro Orlandi, viene mossa un’accusa di considerevole peso: “tu sei un bugiardo e tu stesso lo sai”. L’autore della lettera, probabilmente di un lignaggio religioso, lancia un attacco contro il fratello di Emanuela Orlandi per le proprie affermazioni sulla scomparsa della cittadina vaticana quarant’anni fa. La missiva, pubblicata personalmente da Pietro sui canali social, includono riferimenti all’importante questione della pedofilia durante il pontificato di Giovanni Paolo II e la richiesta di indagare per contrastare le dicerie circolanti.

Luciano Dei, l’ipotetico autore, enfatizza le “vergognose suggestioni” espresse dal fratello di Emanuela Orlandi e sottolinea che “nessuno ti ha mai riferito quelle supposizioni sul conto del Papa Wojtyla, tu te le sei auto-inventate. Ti sei attecchito da solo!”. L’accusa è pesante e lo stesso fratello di Emanuela Orlandi la interpreta come la semplice espressione della “stupidità di chi l’ha lasciata e presumibilmente scritta”.

Le dichiarazioni fatte da Pietro Orlandi durante la trasmissione televisiva La7 sollevano notevoli perplessità tra gli ascoltatori. Pareva essenziale preventivamente specificare che non vi era l’intento di incolpare direttamente Giovanni Paolo II di sospetti di pedofilia, tuttavia la richiesta è stata di fare chiarezza sulle dicerie che coinvolgono il pontefice. In particolare, Pietro ha svelato che faceva serate con due suoi amici monsignori polacchi con cui “non andava certo a benedire le case”.

H2 – Dubbi sulla scomparsa della cittadina vaticana

Da 40 anni, l’evento misterioso riguardante la scomparsa della cittadina vaticana Emanuela Orlandi a soli 15 anni il 22 giugno 1983 ha avvolto la vicenda di riserve e incertezza. La vicenda dell’omicidio rimane l’ipotesi più probabile, tuttavia le indagini effettuate da autorità giudiziarie italiane non hanno raggiunto una piena risoluzione della situazione. Nel 2005, un pentito della Banda della Magliana, un’organizzazione mafiosa di Roma, ha fatto dichiarazioni che hanno indotto la stampa a cercare legami tra il caso Orlandi e il pontificato del Papa. Nel 2018, sono state effettuate ricerche nella tomba della principessa Sophie von Hohenlohe, senza però risultati positivi.

Pietro Orlandi ha chiesto che si faccia chiarezza sulla vicenda e che siano indagati i documenti segreti riferiti alla pedofilia conservati all’interno del Vaticano. Ma, secondo Luciano Dei, il “Vaticano ha aspettato anche troppo”. Da diversi anni, la Chiesa cattolica è stata coinvolta in scandali che riguardano abusi sessuali e violenze su minori, con anche i cardinali coinvolti nella vicenda. La lettera di Luciano Dei evidenzia nuovi elementi sulla vicenda, lanciando l’ipotesi di una complicità e l’accentuazione del rischio di indagare tracciando delle false piste.

Le dichiarazioni di Pietro Orlandi continuano a sollevare scalpore e controversie. Ma il mistero sulla scomparsa della cittadina vaticana è ancora avvolto dall’ombra del mistero e della teoria del complotto. Sarà quanto mai importante aspettare ulteriori sviluppi e ulteriori investigazioni per fare luce sulla vicenda. Un episodio di cronaca nera che resta uno dei più sconcertanti misteri italiani.


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