La mancanza di Elly Schlein spacca il Partito Democratico.

Elly Schlein è l’astro nascente della politica italiana. Quotidiani progressisti e giornali d’opinione la dipingono come l’anti-Meloni che, con la sua candidatura alla segreteria del Partito Democratico, traccia un nuovo solco di generazionalità. Tuttavia, i sondaggi Ipsos mostrano una realtà ben diversa: Stefano Bonaccini è favorito per la successione di Letta al 32%, Elly Schlein viene indicata come vincente dall’11%.

Eppure, la situazione si complica ulteriormente quando si chiede agli elettori democratici chi dovrebbe guidare la coalizione di sinistra. Bonaccini risulta il miglior leader con il 56% delle preferenze, seguito da Carlo Calenda al 22% e Giuseppe Conte al 14%. Elly Schlein non compare nelle statistiche.

La matassa delle regole e restrizioni per votare online, oltretutto, sembra puntellare le resistenze della base elettorale del PD nei confronti dell’aspirante candidata. I sondaggisti rilevano che un voto online “libero” avrebbe aumentato la partecipazione e influito sul risultato finale.

In conclusione, Elly Schlein dovrà convincere gli elettori del centro sinistra disorientati dal dibattito congressuale scarso di proposte politiche. Per emergere come leader dovrà invertire le tendenze evidenziate dai sondaggi e ribaltare le resistenze espresse dai membri del partito.


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