Duterte in video alla Corte Penale

0
Duterte in video alla Corte Penale
Duterte in video alla Corte Penale

L’ex presidente delle Filippine, Rodrigo Duterte, è tornato sotto i riflettori internazionali non per un’altra controversa dichiarazione, ma per una breve apparizione in video all’ormai famigerata Corte Penale Internazionale. Solo pochi giorni prima è stato arrestato a Manila, con accuse che non fanno per niente onore al suo passato politico: omicidio legato alla famosa guerra alla droga promossa dalla sua amministrazione.

A settant’anni, il volto di Duterte si è materializzato sullo schermo direttamente da un vicino centro di detenzione dell’Aia. In questo breve intervento, ha confermato solo nome e data di nascita. Pensate a una partita a scacchi, dove l’avversario fa una mossa e aspetta la vostra risposta con uno sguardo impenetrabile: è la stessa atmosfera che si respirava.

Gli accusatori della Corte Penale Internazionale non hanno indugiato. Hanno puntato il dito, accusando Duterte di crimini contro l’umanità, sostenendo che abbia supervisionato eliminazioni di spacciatori e consumatori di droga. Questa non è solo una questione recente; le accuse risalgono ai tempi in cui era sindaco della città meridionale di Davao.

Con il suo passaggio al ruolo di presidente, lo scenario si è allargato fino a coprire tutto l’arcipelago delle Filippine. Un gioco di pedine sul precario scacchiere geopolitico, dove cada mossa è stata seguita da esplosioni di indignazione e sostegno.

Nel cuore dell’Aia, proprio davanti alla corte internazionale, si è scatenata una danza di voci. Da una parte, i sostenitori di Duterte, rumorosi e incrollabili, con striscioni che affermano con decisione che la corte non ha giurisdizione su questo caso. Dall’altra, le famiglie delle vittime, che vedono questo processo come un barlume di speranza nel buio mare del sistema giudiziario, un’opportunità rara di giustizia.

Inutile dire che la scena è stata un caleidoscopio di emozioni contrastanti, una tela dipinta di sentimenti crudi e speranze accese. Siamo forse vicini a una svolta in questo capitolo turbolento delle Filippine? Solo il tempo ce lo dirà.

Per ora, ciò che resta da fare è osservare come si muove questo pionere del politicamente scorretto. Ogni parola detta, ogni mossa fatta potrebbe essere l’inizio di un nuovo capitolo o la continuazione in quella che sembra una storia infinita di drammi e conflitti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *