Si avvicina la data di partenza dell’iter per l’istituzione della Commissione di inchiesta sulla gestione della pandemia: un’indagine che, come assicura il Viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami, non lascia scampo a errori, omissioni e mancanze. «Bisogna andare fino in fondo», afferma il Viceministro.
Uno degli aspetti principali su cui la Commissione dovrà indagare è il Piano pandemico: «Direi tutto», esclama Bignami. Il Piano pandemico avrebbe potuto aiutare l’Italia ad affrontare la crisi se fosse stato attivato, ma «si è deciso di non farlo e di crearne in corsa uno nuovo. Ma ormai era troppo tardi e l’Italia ha pagato un caro prezzo». A complicare ulteriormente le cose il Ministero della Salute che dal 2014 al 2020 non ha mai aggiornato il Piano e addirittura rassicurava l’Unione Europea che tutto fosse pronto ed efficace.
La Commissione punterà anche a fare chiarezza sull’enorme quantità di commesse firmate durante i primi mesi di pandemia; ad esempio sul fatto che il 12 febbraio 2020 il Segretario Generale del Ministero dichiarasse la mancanza di dispositivi sanitari mentre tre giorni dopo venissero inviate 5 tonnellate di materiale sanitario in Cina.
Le opposizioni chiedono la verità su quel che è accaduto fino ad oggi ma, come fa notare Bignami, M5S e PD sembrano contrari all’opera della Commissione: «Le sinistre hanno una idiosincrasia nei confronti della verità. In questo caso sanno bene che la gestione di Pd e M5S fu una sequela di errori continui».
Galeazzo Bignami conclude assicurando che la Commissione lavorerà finché non avrà indagato «fino in fondo». Un’opera complessa che dovrà far luce su quanto accaduto dal 2014 al 2021, prendendo in considerazione anche gli eventi più recenti.
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