“Chi è costui? Basta con le lamentele”: Cruciani e l’incontro con Vittorio Feltri.

Il mondo del giornalismo sta piangendo la scomparsa di Vittorio Feltri, uno dei suoi pilastri, a 80 anni. Ma chi era veramente questo personaggio famoso e controverso? Feltri è stato il fondatore e direttore di importanti testate giornalistiche come il “Giornale di Bergamo”, il “Giornale di Vicenza” e il “Libero”. Ma prima di tutto questo, Feltri ha cominciato la sua carriera come cronista sportivo e politico presso l’Indipendente dove ha incontrato per la prima volta l’attuale direttore di Libero, Maurizio Belpietro. La sua opinione spesso era controversa, ma è stato un grande scopritore di talenti, specialmente nel campo della carta stampata.

Feltri è stato infatti il responsabile della scoperta di molti giovani talenti giornalistici, e molti direttori e non solo direttori gli debbono riconoscenza e carriera. Il Feltrismo è stato il frutto della sua scrittura popolare e comprensibile, con una titolazione aggressiva e partigiana. Questo stile ha creato una comunità di fedelissimi attaccati al suo nome e al suo giornale. Ma per tutti quelli che non conoscono Feltri, la sua vita è stata un’impresa disperata, dove il denaro ha svolto un ruolo importante.

Non ha mai nascosto di essere diventato ricco grazie al giornalismo, ma tutto è frutto di botte di culo e di un cervello capace di cogliere le umori della società. In un mondo sempre più votato alla tecnologia, Feltri è stato l’uomo meno tecnologico che molte persone hanno mai conosciuto. Tuttavia, non contento di essere rimasto indietro, l’ottuagenario Feltri ha impazzato su TikTok con le sue battute, le sue provocazioni e i suoi commenti pungenti. Ecco perché alla sua età, è ancora popolare grazie alla tv e ai social.

Nonostante la sua opinione controversa, Feltri lascia un segno indelebile nella stampa italiana. Oggi, molti colleghi, amici e fan lo piangono, ma il suo ricordo vivrà per sempre attraverso le pagine di giornale che ha scritto, i brandelli di carta stampata che vivono nelle case degli italiani e attraverso il ricordo di coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Farei del mio meglio per seguire le sue orme mentre proseguo la sua eredità giornalistica. Grazie, caro Vittorio, per l’ispirazione durante la tua vita.


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