La Corte d’Assise di Cagliari ha condannato Alba Veronica Puddu, 52enne sanitaria di Tertenia (provincia di Nuoro), all’ergastolo per l’accusa gravissima di aver curato pazienti affetti da tumore con terapie alternative come ultrasuoni e radiofrequenze. Secondo la tesi della procura, accolta dalla corte, quelle metodologie avrebbero ridotto l’aspettativa di vita dei malati e “accelerato la loro morte”.
Durante il processo, Puddu si è difesa affermando: “Non ho mai proibito o scoraggiato i miei pazienti a seguire le cure tradizionali come chemioterapia e radioterapia. Tutto ciò che hanno fatto è stata una libera scelta di ciascuno”. Inoltre ha sottolineato “che le sue non erano terapie oncologiche e che i suoi trattamenti potevano funzionare come terapie del dolore”. Tuttavia, la Corte d’Assise ha decretato il massimo della pena.
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