Senza Carri Armati Leopard in Ucraina. Berlino si astiene ancora.

Il neo ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius si è presentato davanti ai giornalisti al vertice di Ramstein, confermando che la Germania non soddisfa ancora la principale richiesta di Volodymyr Zelensky, l’invio di panzer Leopard 2 all’Ucraina. Prima del discorso di Pistorius, il presidente ucraino era apparso sullo schermo della riunione chiedendo “di fare presto” con le forniture militari, come carri armati, jet F-16 e missili a lunga gittata.

Lloyd Austin, capo del Pentagono e leader del “Gruppo di contatto”, ha sottolineato che è “un momento decisivo per la guerra in Ucraina ed è anche un momento decisivo per il prossimo decennio”, mentre la Germania offre i blindati Marder, i missili Patriot ma, almeno per ora, non i Leopard 2. Altri Paesi, come Polonia e Finlandia, stanno premevano per spedire gli stessi carri armati all’Ucraina a prescindere dalla decisione tedesca.

L’amministrazione Biden non ha intenzione di mettere in campo i carri armati Abrams per adesso. Jens Stoltenberg, segretario dell’Alleanza atlantica, ha elogiato l’impegno tedesco come “contributo consistente”, precisando che gli Usa stanziano altri 2,5 miliardi di dollari in aiuti militari e che altri Paesi come Gran Bretagna e Polonia sono pronti a fornire carri armati.

Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha commentato le nuove forniture militari con una presa di posizione critica: “Non va esagerata l’importanza di questi aiuti militari: anzi daranno più problemi di manutenzione e di riparazione”. Tuttavia l’Occidente si prepara alla nuova fase della guerra in Ucraina con un senso di urgenza, cercando di tradurre la volontà politica sul campo di battaglia prima dell’inizio della primavera.


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