Saman Abbas, il padre: “Nozze non erano combinate, lei era contenta”
Il padre di Saman Abbas, Shabbar Abbas, ha rilasciato una dichiarazione spontanea lunga durante l’udienza nella Corte di Assise di Reggio Emilia. In questa dichiarazione, Shabbar smentisce tutte le accuse mossegli, riguardanti l’omicidio della figlia.
“Volevo dire tutta la verità, sono state dette tante parole false. È falso quello che dicono – ribadisce – che ho ammazzato mia figlia e sono scappato via, che il 29 aprile ho scavato la buca, che ho portato lo zaino a casa, dopo averla lasciata in campagna. Io sono venuto con la mia famiglia in Italia a luglio 2016, i bambini dopo 1 o 2 mesi hanno cominciato ad andare a scuola. Saman ci andava col fratello, li portavo io. Qualche volta andavano soli, lei però non voleva prendere il treno e mi ha chiesto di comprarle una macchina, ma senza patente le ho risposto che non poteva e lei ha detto che non voleva andare a scuola. A casa avevamo un computer che lei usava, parlava su Skype, diceva che studiava.”
Shabbar Abbas vuole fare chiarezza sulla questione del matrimonio combinato, sostenendo che non sia mai stato pianificato, e che Saman fosse felice. “Non è vero del matrimonio combinato, Saman era contenta”, ha dichiarato.
“I genitori non pensano mai male per i figli, come non l’ho fatto io – ribadisce Shabbar -. Volevo bene a loro, ho sempre lavorato in campagna, non ho mai rubato. Sono una persona povera, ho iniziato la casa nel 2015 e ancora non è finita. Una persona ricca l’avrebbe fatta subito, e un mafioso non viene in Italia a lavorare. Ho sempre lavorato per la mia famiglia, per i miei figli, per mia moglie, mai nemmeno un centesimo gli ho negato, davo tutto a loro.”
Shabbar Abbas si difende anche dalle accuse di violenza, sostenendo di non avere mai picchiato nessuno in vita sua. Ha raccontato di una visita in Pakistan nel 2019, dove suo cugino aveva espresso l’intenzione di portare Saman nella sua casa. Shabbar ha affermato di aver avuto dei dubbi, ma successivamente sua moglie e sua figlia gli avevano detto che andava bene. Ha inoltre negato l’età avanzata del suo cugino, affermando che è solo di quattro anni più grande di Saman.
In questa lunga dichiarazione, Shabbar Abbas si è rivolto al giudice e ha smentito tutte le accuse mosse nei suoi confronti. Ha affermato di essere una persona povera, che lavora duramente per sostenere la sua famiglia, e ha negato categoricamente l’omicidio di sua figlia.
Sollevando domande sulla vicenda Saman Abbas, il padre ha fatto una dichiarazione lunga e spontanea durante l’udienza nella Corte di Assise di Reggio Emilia. Durante l’intervento, ha contestato le accuse a lui attribuite, offrendo una versione diversa dei fatti.
Il padre di Saman Abbas, Shabbar Abbas, ha contrastato i sospetti di essere coinvolto nell’omicidio di sua figlia. In questa dichiarazione spontanea, Shabbar ha respinto tutte le accuse e ha cercato di fare chiarezza sulla situazione.
Shabbar Abbas ha sostenuto di non aver mai voluto fare del male a Saman e ha ribadito di essere innocente dalle accuse di essere fuggito dopo l’omicidio. Ha affermato che le accuse riguardanti un possibile matrimonio combinato sono prive di fondamento, insistendo sul fatto che Saman era felice della sua situazione.
La dichiarazione di Shabbar Abbas ha destato grande interesse nell’aula di tribunale, poiché rappresenta la sua difesa ufficiale riguardo all’accusa di omicidio di sua figlia. Tuttavia, la veridicità delle sue parole dovrà essere attentamente valutata dagli investigatori e dai giudici.
Mentre l’indagine sul caso continua, la dichiarazione spontanea di Shabbar Abbas solleva interrogativi sullo sviluppo del caso e sulla verità dietro la tragica morte di Saman Abbas. Sarà necessario condurre ulteriori indagini ed esaminare le testimonianze per ottenere una chiara comprensione di questa complessa vicenda.
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