Rassegna Stampa 15 Marzo Mattino

0
Rassegna Stampa 15 Marzo Mattino
Rassegna Stampa 15 Marzo Mattino

Il giuramento di Mark Carney come nuovo primo ministro del Canada ha segnato l’inizio di una sfida significativa che si trova ad affrontare: una guerra commerciale con gli Stati Uniti. Donald Trump ha colpito il Canada dove fa più male, con dazi del 25% su acciaio e alluminio, contemplando ulteriori tariffe estese a tutti i prodotti canadesi. Sarà una battaglia di ingegno e diplomazia: Carney, ex responsabile della Banca del Canada, ha accettato la sfida con lo sguardo fisso sul dialogo, ma con la fermezza che nessuno può prendere alla leggera. Quando si tratta di difendere l’identità nazionale, Carney è intransigente: ‘Il Canada non farà mai parte degli Stati Uniti’, ha dichiarato. Le parole di Trump, che minaccia di annettere il paese, non sono andate giù a molti canadesi, scatenando una vera impennata di nazionalismo: viaggi annullati e prodotti a stelle e strisce rimasti sugli scaffali.

Nel contesto internazionale, tensioni ancora più delicate emergono fra Israele e Palestina. Una commissione d’inchiesta ha accusato Israele di usare violenza sessuale e riproduttiva come strumento di oppressione nei territori occupati. Secondo il rapporto presentato, la distruzione di cliniche a Gaza, che conservavano migliaia di embrioni congelati, contribuisce al crimine di genocidio. Non mancano accuse di stupri e violenze sui detenuti palestinesi, tutte respinte da Israele come infondate e basate su fonti poco affidabili. Le conclusioni rappresentano un potenziale caso da portare davanti alla Corte Penale Internazionale.

Un barlume di speranza si intravede nei negoziati tra Israele e Hamas a Doha, in Qatar. In un clima teso ma costruttivo, Hamas ha accettato di liberare un ostaggio statunitense-israeliano, Idan Alexander, e restituire i corpi di quattro prigionieri morti. Prigionieri, esattamente come pedine di una partita di scacchi geopolitica, ogni mossa rischia di sconvolgere l’equilibrio fragile di un cessate il fuoco appena siglato e sempre sull’orlo di frantumi.

Ad est dell’Europa, l’Ucraina vede una notte di paura alimentata dagli attacchi russi. Droni russi feriscono bambini nella seconda città del paese, Kharkiv. Nel frattempo, Putin mostra dubbi sulla proposta americana di cessate il fuoco, interpretata da Zelenski come un segnale di aggressione imminente. Il leader ucraino accusa l’orso russo di voler espandere la sua invasione, mentre Trump osserva dal palco mondiale, riconoscendo la dichiarazione di Putin come promettente, ma incompleta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *