Polemica Meloni e Consiglio UE

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Polemica Meloni e Consiglio UE
Polemica Meloni e Consiglio UE

Tra difficoltà e divisioni che potrebbero mettere a dura prova anche il veterano più scafato, si apre il vertice europeo, il terzo nell’arco di mese e mezzo. Qual è la missione? Trovare un terreno comune per il sostegno all’Ucraina e la ristrutturazione militare dell’Unione Europea in scia dell’era Trump. Ma non ci si aspetti un cammino liscio come l’olio; c’è chi la pensa diversamente, e l’Ungheria è tra questi. Con il suo ferreo no agli aiuti a Kiev, Budapest spinge Germania e Francia a rivedere il diritto di veto. È tempo di proseguire, anche senza il Premier ungherese Orbán.

E mentre il blocco del Nord Europa e la Polonia spingono per una nuova corsa al riarmo, la presidente del Parlamento europeo, Ursula von der Leyen, mette sul piatto un piano da 800 miliardi. Questo programma, sostenuto dal presidente del Consiglio italiano Meloni, è chiuso in un paradosso: sostenuto, ma inattuabile. La premier si trova in una situazione che nemmeno la miglior scappatoia legale potrebbe spiegare, secondo Salvini, le sue mani sono legate.

Nonostante il Parlamento abbia dato il suo placet, la posizione di Meloni al summit resta ambigua. Alcuni interpretano l’attacco di ieri alla Camera, contro il manifesto di Ventotene, come una manovra diversiva per distrarre dalle tensioni interne. È come se tentasse di coprire le crepe pitturandole di vivaci colori.

Per le opposizioni, invece, l’attacco di Meloni costituisce un affronto a un pilastro fondamentale dell’Unione Europea attuale. È come se stessero bersagliando il totem sacro di Spinelli, Irschman, Rossi e Colorni. Quest’ultimo, peraltro, ha pagato con la vita il contributo alla causa europea.

  • Chi avrà la meglio nelle divisioni interne?
  • Il piano von der Leyen vedrà mai la luce?
  • L’Europa riuscirà a superare le divisioni?

Quel che è certo è che l’atmosfera del summit è un misto tra un mercato delle pulci e una tavola rotonda medioevale, con ciascun partecipante che cerca di spuntare qualcosa di significativo per i propri interessi. Il panorama che si delinea all’orizzonte europeo è al contempo incerto e affascinante, una sfida di proporzioni epiche che farà da banco di prova per i leader del nostro continente.

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