Davide Casaleggio, fondatore della piattaforma Rousseau, interviene nel dibattito sulle primarie del Pd: “E’ come dire che puoi comprare online un biglietto del treno solo se abiti lontano da una biglietteria. Parliamo di un compromesso al ribasso che permette di dire che ci sarà un voto online senza in realtà farlo”. Perché la politica è ancora scettica sul ricorso al voto online? “La digitalizzazione dei processi ha cambiato radicalmente i modelli di business e le strutture di potere. I decisori politici sono spaventati da un aspetto molto semplice: se introduci il voto digitale in una comunità e questo diventa un mezzo utilizzabile quotidianamente, allora le persone inizieranno a chiederlo non solo per votare il segretario, ma anche per scrivere il programma elettorale o per decidere su questioni strategiche”.
Il fondatore di Rousseau sottolinea l’importanza di prendere decisioni che mettano al centro le esigenze dei cittadini: “Se è autentico il desiderio di coinvolgere i cittadini allora si prendano decisioni che mettano al centro le loro esigenze e non gli interessi di un dirigente o di un altro. Il futuro della partecipazione è dare la libertà a tutti di scegliere in autonomia il metodo con cui il singolo vuole esprimersi”.
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