Trieste – È stato presentato il nuovo Piano di emergenza-urgenza per il Friuli Venezia Giulia, che prevede, tra le principali novità, l’apertura di una seconda centrale per l’accesso alle cure mediche non urgenti a Trieste. Questa struttura si affiancherà a quella già esistente a Palmanova. Inoltre, il piano prevede anche la creazione di un Dipartimento interaziendale per una gestione unitaria dell’emergenza-urgenza in tutta la regione e di un Comitato di emergenza-urgenza con rappresentanti medici e infermieristici dei vari Dipartimenti, prendendo spunto dal modello in vigore in Lombardia. La terza commissione consiliare regionale ha espresso un parere favorevole a tale iniziativa.
L’assessore regionale alla salute, Riccardo Riccardi, ha sottolineato l’importanza di fornire incentivi economici al personale, poiché essi non svolgono semplicemente il ruolo di operatori di call center, ma mettono in gioco la loro professionalità per garantire un servizio sempre più veloce ed efficace, che può salvare delle vite umane. Ciò consentirebbe anche una rotazione del personale tra le varie attività professionali, come l’elisoccorso, il pronto soccorso, le aree d’emergenza e le ambulanze. In questo nuovo piano, viene valorizzato anche il ruolo della centrale operativa, che svolge un’importante funzione nel salvataggio delle persone.
Il direttore della Sores Amato De Monte ha illustrato il piano, annunciando anche alcune innovazioni, come l’informatizzazione progressiva dei mezzi di soccorso e l’attivazione dell’auto infermieristica. Tuttavia, ha sottolineato che, nonostante gli sforzi, la percentuale di interventi entro gli otto minuti, prevista per i cosiddetti codici rossi, si attesta al 39% solo a Trieste, mentre nel resto del territorio non supera il 30%.
In conclusione, il nuovo Piano di emergenza-urgenza per il Friuli Venezia Giulia prevede importanti cambiamenti nell’organizzazione dei servizi sanitari. La creazione di una seconda centrale a Trieste per l’accesso alle cure mediche non urgenti è una delle principali novità, insieme all’istituzione di un Dipartimento interaziendale e di un Comitato di emergenza-urgenza. È evidente che l’obiettivo principale di queste iniziative è garantire un servizio sempre più efficiente e tempestivo, con l’obiettivo di salvare vite umane. Tuttavia, sono necessari ulteriori sforzi per migliorare la percentuale di interventi entro gli otto minuti, soprattutto in tutto il territorio regionale al di fuori di Trieste. Con l’informatizzazione dei mezzi di soccorso e l’attivazione dell’auto infermieristica, si spera di poter raggiungere questo obiettivo nel più breve tempo possibile.
Riforme per un migliore sistema sanitario
Il nuovo Piano di emergenza-urgenza per il Friuli Venezia Giulia è una delle riforme necessarie per migliorare il sistema sanitario della regione. La creazione di una seconda centrale a Trieste ha lo scopo di assicurare un accesso alle cure mediche non urgenti più rapido e efficiente, riducendo i tempi di attesa e garantendo un servizio sempre più celere.
Altro punto importante del piano è la creazione di un Dipartimento interaziendale per una gestione unitaria nell’intera regione. Questo consentirà di ottimizzare le risorse disponibili e migliorare la coordinazione tra i vari Dipartimenti, al fine di fornire un servizio migliore e più efficace.
Inoltre, l’istituzione di un Comitato di emergenza-urgenza con rappresentanti medici e infermieristici permette di avere una visione più ampia e globale delle esigenze e delle criticità del sistema. Questo comitato sarà un importante punto di riferimento per prendere decisioni strategiche e migliorare la qualità dei servizi offerti.
Per quanto riguarda il personale, è indispensabile fornire degli incentivi economici per valorizzare il lavoro degli operatori, che mettono in gioco la propria professionalità per garantire un servizio efficace e tempestivo. La rotazione del personale tra le diverse attività professionali permette di acquisire competenze diversificate e di offrire un servizio completo ed efficiente.
Infine, l’informatizzazione dei mezzi di soccorso e l’attivazione dell’auto infermieristica sono tra le innovazioni previste dal piano. Questo permetterà di ottimizzare i tempi di intervento e migliorare la comunicazione tra i vari attori coinvolti nel sistema di emergenza-urgenza.
In conclusione, il nuovo Piano di emergenza-urgenza per il Friuli Venezia Giulia rappresenta un importante passo avanti nella riforma del sistema sanitario regionale. Le nuove strutture e le riforme proposte permetteranno di offrire un servizio sempre più efficace, tempestivo e di qualità, con l’obiettivo di salvare vite umane. Tuttavia, è fondamentale continuare a monitorare i risultati e ad apportare eventuali miglioramenti, al fine di garantire un sistema sanitario sempre più efficiente e attento alle esigenze dei cittadini..
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