Naufragio: 40 migranti dispersi

Nel pomeriggio si sono svolti i colloqui psicologici per sei uomini e quattro donne, soccorsi ieri su un gommone in pericolo di affondare presso la piccola isola di Lampione. Questi sopravvissuti provengono principalmente dall’Africa subsahariana e, dopo un meritato riposo notturno, sono stati trovati in buone condizioni di salute.

I naufraghi, ora a Lampedusa, hanno raccontato la loro odissea iniziata nella notte di domenica da Sfax, Tunisia. Una traversata che ha coinvolto ben 56 migranti, molti dei quali sono caduti in mare mosso poco dopo un giorno di navigazione.

Questa mattina, i superstiti hanno fornito le loro testimonianze alla polizia. Nel frattempo, nella camera mortuaria del cimitero di Lampedusa, si piangono sei giovani uomini le cui vite sono state tragicamente spezzate. I loro corpi sono stati riportati ieri nei pressi dell’Isolotto delle Pelagie.

Le ricerche per i dispersi continuano, sfidando condizioni meteorologiche avverse. Una collaborazione intensa tra la guardia costiera, la polizia e l’agenzia europea Frontex, con l’ausilio di mezzi aerei, sottolinea la determinazione nel portare alla luce tanti destini incerti.

In queste operazioni di soccorso emerge una rete di solidarietà verso chi, spinto da disperazione e speranza, ha affrontato il mare aperto. Mentre ci si interroga sulle cause e le soluzioni a tale crisi umanitaria, il cuore batte con apprensione e solidarietà per i dispersi.