Miglioramenti per Papa al Gemelli
Le lacrime e le sofferenze che caratterizzano la striscia di Gaza e il Medio Oriente non si fermano ai confini, ma risuonano anche nei corridoi del decimo piano del Policlinico Gemelli. Qui è dove il papa si trova dal 14 febbraio. Nonostante la sua situazione delicata, la sua attenzione è sempre stata rivolta non soltanto al conflitto israelo-palestinese, ma anche a tutti gli altri focolai di crisi nel mondo.
Attraverso discorsi pubblici e telefonate, il papa ha costantemente espresso la sua vicinanza alle popolazioni in difficoltà. In una lettera indirizzata a Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, il papa ha esortato a far prevalere la ragionevolezza e a ‘disarmare la terra’. Il documento fa trasparire una chiara consapevolezza della propria fragilità, evidenziando la connessione tra la sofferenza personale e quella mondiale.
Sebbene l’ultimo bollettino medico non sia stato rilasciato, le informazioni ufficiali indicano che il papa continua a necessitare di alti flussi d’aria per respirare, aiutato occasionalmente da ventilazione non invasiva. L’immagine pubblicata domenica sera rivela il suo avanzamento, in quanto non sono visibili le cannule nasali solitamente utilizzate per supportarlo.
Il papa continua le sue attività, diviso tra i suoi doveri lavorativi e la preghiera incessante per la pace. Questa sera, si terrà una speciale preghiera in piazza San Pietro, guidata dal Cardinale Angelo De Donatis, dimostrando un atto di solidarietà collettivo e un richiamo alla pace.
Le parole sono state cruciali in questi giorni, specie quelle del papa. Il suo appello invita la comunità internazionale a tornare alla ragionevolezza, sottolineando il potere e l’importanza di una comunicazione responsabile. Si aspetta un futuro dove le parole, come pilastri invisibili, possano costruire ponti di pace in un mondo spesso in subbuglio.
