Metsola e le spese militari Ue: finalmente!

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Metsola e le spese militari Ue: finalmente!
Metsola e le spese militari Ue: finalmente!

Al spettatore o lettore medio, ciò che avremmo voluto dire con un pizzico di sincerità in più ecco, detto! Ora ci troviamo in questo giorno speciale del Consiglio Europeo sulla Difesa, ed è davvero giunto il momento. Non è un segreto: questa mossa è stata invocata da tempo.

L’Unione Europea, e più ampiamente l’Europa, deve dimostrare di poter finalmente stare sulle proprie gambe. È come quando qualcuno si rende conto di dover smettere di accontentarsi di una poltrona comoda e iniziare a camminare per rafforzare i propri muscoli. Così, la richiesta è chiara: bisogna ampliare, prepararsi, produrre, e soprattutto proteggere.

La domanda sorge spontanea: non è forse questo ciò che i cittadini europei chiedono? Chiedono ad alta voce un’Europa che possa affermare con sicurezza di essere in grado di mettere finalmente i soldi dove si mette la bocca. In altre parole, bisogna passare dalle parole ai fatti.

A ben vedere, è come un invito a un balletto: suonano le note della determinazione e serve qualcuno che si muova al ritmo giusto. Questo Consiglio non è solo un incontro, è una danza con una colonna sonora che viene da quella necessità pressante e condivisa. Un’Europa forte e autosufficiente è il risultato che tutti stanno aspettando (e sinceramente: chi non lo vorrebbe?).

  • Potenziamento delle capacità Europee.
  • Preparazione ad affrontare sfide future.
  • Produzione interna per autonomia.
  • Protezione dei cittadini.

Queste non sono solo parole elencate in una lista delle cose da fare; ognuna di esse è un terreno solido sotto i nostri piedi verso un’Europa che non si limita a partecipare, ma vince.

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