La vicenda di Filippo: il bambino dal cuore artificiale nel carrello, sorprende per la sua maturità a soli 6 anni.

Un giovanissimo bimbo di soli sei anni, dal nome Filippo, è riuscito con grande tenacia e grazie ad una tecnologia all’avanguardia ed innovativa a liberarsi dalle opprimenti e assillanti quattro mura della sua stanza d’ospedale, dopo un periodo incredibilmente lungo di ben 120 giorni. Al piccolo Filippo è stata diagnosticata una complicata e congenita cardiomiopatia dilatativa, ed ha dovuto sottoporsi a più di un esame clinico ed intervento medico. Lo scorso mese di dicembre, il bimbo è stato ricoverato presso l’ospedale Sant’Orsola di Bologna, e sino all’ultimo venerdì, Filippo non ha mai potuto varcare la soglia della propria camera, se non quando ha subìto un’operazione a causa di un’infezione che ha fatto la sua comparsa proprio nel giorno del suo (purtroppo posticipato) compleanno, il 3 aprile precedente.

L’arrivo di un cuore artificiale, portatile e dal peso di soli nove chili, è stato un evento angelico, un grande passo avanti che ha permesso al bimbo e alla sua famiglia di respirare un’aria nuova, di riscoprire la speranza ed il sorriso che inevitabilmente avevano perso in un periodo così delicato e travagliato. La donazione di questo miracoloso cuore artificiale ha permesso al piccolo Filippo di uscire definitivamente dalla sua stanza d’ospedale, e di godere dei primi e delicati barlumi della libertà, anche se ancora molto indebolito e fiacco. Per la madre del piccolo, Ottavia, questi momenti rappresentano il primo passo verso una vita normale, detta anche “all’aria aperta”, dopo ben 120 giorni passati agganciati ad un aggeggio di quasi 100 chili.

Una volta Guarito e libero dal l’opprimente e angosciante carcere della sua cameretta d’ospedale, il piccolo Filippo non ha aspettato troppo a lungo per voler vivere appieno i suoi momenti di libertà e spensieratezza. Con grande emozione, la madre ha infatti raccontato che il figlio è riuscito, subito dopo la propria liberazione, ad uscire insieme a lei al bar per un breve ma molto significativo momento di svago. Ottavia ha visto gli occhi del figlio illuminarsi come non mai prima d’ora, incredulo ed estasiato davanti al bancone del bar, e lui stesso ha chiesto solamente poche e semplici prelibatezze, come un pacchetto di “Tuc” e un caffè d’orzo: poi insieme mamma e figlio si sono seduti ad un tavolino, gustando e godendo appieno di ogni istante.

Per Ottavia, queste piccole, semplici ed al contempo grandiose cose della vita sono ciò che più conta, ciò che realmente completa la felicità di una persona. Come ha sottolineato la madre, troppe volte diamo per garantiti attimi e momenti incantevoli, come il semplice camminare, il giocare, il piegarsi, ma è fondamentale ricordare come sia proprio in questi istanti che si crea la felicità, la vera e propria essenza della vita. Ottavia è estremamente grata e grondante di affetto e gratitudine, verso un figlio capace di affrontare, supportato dalla giusta forza di volontà e dalla volontà di andare avanti, uno dei periodi più difficili e complicati della propria giovane esistenza. Filippo si sta infatti dimostrando maturo ed equilibrato come un adulto, capace di vivere giorno per giorno con la grinta nel cuore e lo sguardo volto al futuro ed al proprio ritorno a casa, in compagnia del proprio fratellino, senza perdere mai d’occhio la necessità di non strafare ed il rispetto per il proprio delicato stato di salute.

Quest’ultime settimane la famiglia di Filippo ha dovuto affrontare molte e diverse sfide, ma l’aiuto e il sostegno ricevuti dalla comunità e dalle persone a loro vicine ha permesso loro di risollevarsi, di vincere l’aspetto più difficile e provante della malattia. Filippo e la sua famiglia stanno infatti affrontando un periodo delicato e critico, che solamente l’arrivo tempestivo di un nuovo cuore potrà risolvere. Tuttavia, la loro vicenda incarna l’emblematica figura di un’unica e grande speranza, la speranza che resta incisa nel cuore di tutti coloro che lottano contro la malattia, sia essi bambini o adulti. Una storia di coraggio ed audacia che dimostra come il futuro, seppur impervio e tortuoso, possa riservare grandi sorprese ed immense soddisfazioni per chi sa affrontarlo con la giusta forza di volontà e positività.


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