La Calabria e la Sicilia godranno di finanziamenti del Pnrr, tra le varie regioni italiane. La Regione Lazio riceverà la maggior quota, con un ammontare di oltre 17 miliardi di euro destinati a progetti di varia natura. Gli interventi, in tutta Italia, riguarderanno digitalizzazione, incremento dell’uso della mobilità sostenibile, rivoluzione verde e riqualificazione urbana.
La Valle d’Aosta, per quanto riguarda la destinazione dei fondi del Pnrr, si occuperà di digitalizzazione, elettrificazione della linea ferroviaria, potenziamento della rete energetica e riqualificazione dei borghi, con una disponibilità di oltre 397 milioni di euro.
Il Piemonte riceverà 6 miliardi di euro, di cui 4 già disponibili, destinati a vari progetti dallo sfruttamento dell’idrogeno verde alle scuole, fino al contrasto del dissesto idrogeologico. Torino, invece, vedrà l’attivazione di ben 300 cantieri con quasi 900 milioni di euro. Alessandria prevede interventi per la più efficiente organizzazione delle reti idriche e opere compensative per il Terzo Valico.
In Liguria sono previsti finanziamenti di oltre 7,2 miliardi di euro, di cui 4,9 per le infrastrutture. Tra i progetti previsti, sono importanti la diga foranea del porto di Genova, con una fase A finanziata con 500 milioni di euro, i lavori partiranno a maggio, e quelli per la salute (189 milioni di euro) e sulla robotica e l’intelligenza artificiale (100 milioni di euro).
In Lombardia, la regione più popolosa d’Italia, i fondi stanziati per i progetti del Pnrr e del Fondo complementare ammontano a oltre 11,5 miliardi di euro. La rivoluzione verde riceverà 4,5 miliardi di euro e la mobilità sostenibile 3 miliardi di euro. Verranno finanziati anche progetti su istruzione e ricerca (1,5 miliardi di euro) e su inclusione e coesione (1,6 miliardi di euro).
Anche il Trentino Alto Adige potrà contare su 1,59 miliardi di euro, destinati a progetti come istruzione e ricerca (153 milioni di euro), digitalizzazione, innovazione, cultura e turismo (150 milioni di euro) e rivoluzione verde (188 milioni di euro), oltre che 930 milioni di euro per il bypass ferroviario di Trento.
In Veneto, i finanziamenti ammontano a 6,9 miliardi di euro, con 5,6 destinati ai progetti esclusivi della regione, come l’alta velocità da Verona a Padova, il grande canale irriguo nel cuore della pianura, l’Arsenale di Venezia e la mensa per i poveri di Padova.
Il Friuli ha come obiettivo l’Hydrogen Valley, un progetto chiave sull’idrogeno, finanziato con 14 milioni di euro. Gli stanziamenti di fondi totali ammontano a 1,9 miliardi di euro, tra i progetti più interessanti, e contestati, ci sono quelli per una cabinovia dal Porto Vecchio fino al Carso.
Sono 7 i miliardi di euro destinati alla regione Emilia Romagna per progetti come la linea rossa del tram di Bologna (151 milioni di euro) e la ricerca, con 60 milioni di euro per le infrastrutture necessarie al supercomputer del Cineca “Leonardo” e alla sanità, per un ammontare di 530 milioni di euro.
In Toscana, i fondi stanziati dal Pnrr ammontano a 6,6 miliardi di euro, destinati al completamento del sistema tramviario di Firenze (450 milioni di euro), alla sanità regionale (oltre 470 milioni di euro) e all’incremento del servizio idrico (più di 170 milioni di euro).
In Umbria, i finanziamenti totali sono di 2,1 miliardi di euro, 795 dei quali destinati alle infrastrutture per i progetti di taglio superiore al milione di euro. Per i progetti minori, invece, sono stati stanziati 300 milioni di euro.
Il Lazio è la regione che riceverà la maggior quota di fondi, con un ammontare superiore ai 17 miliardi di euro per oltre 40 interventi. La priorità è la sanità, con la modernizzazione degli ospedali, il potenziamento delle strutture di prossimità e la stabilizzazione degli operatori sanitari. Ci saranno anche interventi sull’occupabilità, le politiche attive del lavoro e la valorizzazione dei luoghi storici.
Infine, in Abruzzo, circa 216,5 milioni di fondi sono stati assegnati per progetti in ambito sanitario.
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