Il Kazakistan non consentirà più ai cittadini russi di rimanere nel paese dell’Asia centrale a tempo indeterminato. La direttiva del governo pubblicata questa settimana richiede ai russi e ai cittadini di altri membri dell’Unione economica eurasiatica di lasciare il paese per almeno 90 giorni dopo il soggiorno consentito di tre mesi.
Si tratta di una decisione presa per mantenere un maggiore controllo sull’immigrazione, e anche in risposta all’ondata di profughi russi arrivati dall’Ucraina dopo la guerra. Gli afflussi insolitamente elevati hanno contribuito ad aumentare l’inflazione, che è salita a oltre il 20% lo scorso anno.
La tensione tra Mosca e Astana è salita anche a causa del rifiuto della Russia di chiedere la fine delle ostilità in Ucraina e l’instaurazione della pace. La nuova direttiva limita le opportunità dei russi che cercano rifugio nel Kazakistan.
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