Juncker: Ucraina non è pronta per NATO e UE

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Juncker: Ucraina non è pronta per NATO e UE
Juncker: Ucraina non è pronta per NATO e UE

Questa settimana, l’ex Presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, ha condiviso la sua visione sulla situazione europea e sulla scena geopolitica mondiale, evidenziando soprattutto il cambiamento strategico del supporto militare degli Stati Uniti verso l’Europa. Questo segna la fine di un’era, ma c’è ancora molto da discutere riguardo al futuro di paesi come l’Ucraina, che rimane lontana dall’adesione alla NATO o dall’Unione Europea.

Juncker ha espresso dubbi sulla posizione americana rispetto alla Russia, ricordando come in passato il presidente Trump avesse mostrato inclinazioni amichevoli nei confronti di Mosca. Nonostante i rapporti di amicizia precedenti con Putin, Juncker non si sarebbe mai aspettato che la Russia attaccasse l’Ucraina. Tuttavia, sottolinea la necessità di mantenere relazioni, seppur non normali, con la Russia poiché è parte integrante dell’Europa, un fatto geografico che non si può ignorare.

Riguardo alla guerra in Ucraina, Juncker crede fermamente che l’Unione Europea debba avere un ruolo nei negoziati di pace per non ritrovarsi, come si dice, ‘nel menu’.

Parlando di NATO, l’ex presidente chiarisce che mentre l’Ucraina è sotto attacco, non può e non deve diventare membro dell’Alleanza. L’articolo 5 del trattato NATO, che prevede un’azione comune in caso di attacco a un membro, renderebbe la situazione europea ancora più tesa.

  • UE e Ucraina: Sebbene l’Ucraina abbia una chiara prospettiva europea, Juncker avverte che il paese non è ancora pronto per l’adesione completa all’UE, citando problemi di corruzione e strutture statali ancora inadeguate.
  • Relazioni con la Russia: Juncker non crede che l’espansione della NATO abbia giustificato l’invasione russa. Sottolinea che la guerra è facile da iniziare ma difficile da fermare.
  • La Difesa Europea: Con la fine del supporto militare americano, Juncker suggerisce che l’Europa deve rafforzare il suo pilastro in seno alla NATO, aumentando i bilanci militari per garantire la propria sicurezza.

Infine, sul futuro dell’UE, Juncker enfatizza la prudenza nell’accettare nuovi membri, aprendosi solo gradualmente all’inclusione dell’Ucraina per prevenire esperienze negative del passato. Crede che una sorta di ‘membershica parziale’ – un’adesione meno integrale ma coinvolgente – potrebbe essere un passo avanti logico.

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