Giuliano Sangiorgi: ninna nanna


Ricordi quel momento in cui hai incontrato qualcuno per la prima volta? Ti è ritornato in mente come un film di vecchia data, ogni dettaglio così vivido. Quando ci si ritrova a pensare al passato, l’immaginazione vola verso quei ricordi che, come un vecchio romanzo, si rivelano pagina dopo pagina.
All’epoca, avevo quell’aria da esploratore inesperto, intento a scoprire un mondo che sembrava nascosto dietro un velo di mistero. E tu? Osservavi con quegli occhi curiosi, come se volessi catturare ogni mio movimento con l’attenzione di un regista dietro la cinepresa. A volte, ci si dimentica di quanto siano potenti quei primi momenti.
Proprio come nelle migliori storie, i dettagli contano. Riesci a ricordare come ho tentato di non perdermi in quegli sguardi? Era un’esperienza simile a navigare in un mare vasto, con la bussola impazzita. Avevamo forse paura di perdere quella connessione che sembrava unica e irripetibile?
Se ci pensi, non è un po’ come quando si legge un libro per la prima volta? Ogni volta che volti pagina, il passato appare sotto una nuova luce, rivelando sfumature che non avevamo colto al primo sguardo. È sorprendente come la mente tenga strette certe immagini, come un tesoro prezioso nascosto in un cassetto dimenticato.
La nostra memoria è come un vecchio diario con copertina in pelle, un racconto da rileggere nei giorni di pioggia. Ecco, forse è per questo che ricordare è così affascinante. Ognuno di noi si ritrova nel proprio libro chiamato vita, con capitoli pieni di avventure inspiegabili, sguardi indimenticabili e sensazioni che ci fanno sentir vivi.
In conclusione, il passato ha un suo modo di riaffiorare coi suoi toni malinconici e gioiosi, proprio come se fosse un’opera d’arte completa, intrisa di colori intensi e tratti leggeri. E mentre ti immergi nei tuoi ricordi, chiediti: quale scena del tuo film personale sei pronto a rivivere oggi?