“Fictosessuale: l’amore per l’immaginario”

L’Amore, in tutta la sua misteriosità e singolarità, si configura attraverso forme imperscrutabili e talvolta incomprensibili per gli occhi dell’esterno. Laddove si parla di amor di fantasmi, fittizi o immaginari, la situazione diviene ancor più complessa e difficile da decifrare. Ciò che diviene clamorosamente evidente, tuttavia, è che giudicare o pregiudicare chi percorre la propria strada nel mondo degli irreali mediante l’attribuzione di una forma di patologia o qualsivoglia altra etichetta inadeguata, è sbagliato e anche pericoloso.

Nel vasto mondo dei fictosessuali, si annoverano individui che amano e convivono con entità surreali, personaggi inventati o immaginari. Si tratta di una realtà parallela che talvolta è impermeabile alla comprensione di chi non è coinvolto. Sempre più spesso, tuttavia, si cerca di superare questo gap cognitivo e di abbracciare le differenze per quello che realmente sono, senza giudicare.

Una fra le tante storie di fictosessualità è quella di Akihiko Kondo, un quarantenne giapponese che ha deciso di unire il proprio destino con quello della propria amata immaginaria, Hatsune Miku, una cantante pop fittizia creata al computer, appassionata di musica e videogiochi. Dopo aver condiviso la propria vita con lei per ben 10 anni, Akihiko ha deciso di celebrare le nozze non ufficiali a Tokyo, nel 2018.

Akihiko ha confessato che la scelta di sposare una donna immaginaria è maturata all’interno della sua anima e del suo cuore attraverso una profonda necessità di avere una presenza accanto, che fosse costante e soprattutto rassicurante. Dopo aver sperimentato diversi fallimenti sentimentali e una depressione causata dal bullismo, Akihiko ha trovato nella sua dimensione immaginaria la pace e la serenità che cercava.

Va aggiunto che, secondo gli esperti, la fictosessualità non rappresenta in alcun modo una forma di patologia. Essa non costituisce affatto l’evoluzione di un’immaginazione sterile o di una dimensione sentimentale malata. Si tratta solamente di una forma d’amore che si esprime attraverso personaggi immaginari e fittizi, talvolta molto reali nelle menti e nei cuori dei singoli. E, come sempre, quando si tratta di amore, la ragione e la logica lasciano il posto all’immensa grandezza dell’irrazionale e dell’imponderabile, alla cui sommità troviamo la libertà di amare e di scegliere la propria strada, anche quella più incomprensibile per gli altri.


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