Attacco a bar LGBTQ+ a Roma
Attacco a bar LGBTQ+ a Roma

Svegliarsi al suono di sirene non è mai un buon inizio per nessuno. Un inquietante episodio di vandalismo ha colpito un noto locale LGBT-friendly nel cuore della città, lasciando i proprietari e i clienti in uno stato di shock e rabbia. La prima volta, come spesso si spera, era stata liquidata come uno scherzo di cattivo gusto, un gesto sconsiderato di un passante ubriaco. Ma il secondo evento ha saputo mettere tutto sotto una luce diversa.

Quando la polizia è stata coinvolta, il consiglio era chiaro: sporgere denuncia. Questo non era solo un avvertimento, ma una prova del fatto che qualcuno – o un gruppo – stava sabotando attivamente un ambiente che dovrebbe essere sicuro e accogliente. In effetti, il primo segnale era stato già fatto quando qualcuno ha cercato di appiccare un incendio. Successivamente, un altro tentativo di incendio ha reso evidente che si trattava di una serie di attacchi deliberati.

Con un tono di voce che mischia incredulità e determinazione, i proprietari del locale si sono chiesti il perché di questi atti. “Abbiamo avuto delle discussioni all’inizio,” ammettono. Il quartiere non era stato totalmente accogliente, e il cambiamento spaventa. Tuttavia, resta inspiegabile come una piccola oasi di diversità e arte – decorata da un meraviglioso murales di uno street artist – possa diventare bersaglio di simili atti di intolleranza.

Nemmeno il mese di agosto, tradizionalmente un periodo di relax e vacanze, ha reso la situazione meno amara. Questo perché è in quel periodo che il murales è stato strappato, lasciando solo un muro grigio dietro di sé. Un gesto che non ferisce solo l’estetica, ma anche il cuore di chi ci abita e lo frequenta come un rifugio. L’idea che nel 2025 si debba ancora respirare un’aria pesante per chi appartiene al mondo LGBT è desolante.

Nel chiaroscuro di un anno avanzato, l’interrogativo resta: Chi ha paura del diverso? In un mondo di connessioni e velocità, sembra impensabile dover ancora combattere per accettazione e rispetto. Ma combattere è ciò che faranno, con determinazione e solidarietà dalla loro parte.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *