Assassino spietato, colpo finale contro l’allevatore a terra.

La città di Gavoi è stata scossa da un brutale omicidio che ha colpito il 66enne allevatore Francesco Cidu. Questo subdolo omicidio è stato commesso con una ferocia inimmaginabile, con il killer che ha sparato al signor Cidu mentre si avvicinava al cancello del suo ovile. Dopo avergli colpito il fianco, l’assassino si è avvicinato all’allevatore a terra e gli ha sparato alla testa da distanza ravvicinata, rendendolo irriconoscibile.

Questo tipo di delitto, noto come “agguato da muretto a secco”, è tristemente noto nella regione della Barbagia, ma a Gavoi non si verificava da molto tempo. Mentre le vittime nella regione solitamente sono donne, come Pina Sedda, Dina Dore e Angela Podda, nella città di Gavoi bisogna risalire al lontano 1857 per trovare un delitto simile.

Il sindaco Salvatore Lai è rimasto profondamente sconvolto dalla crudeltà di questo omicidio, affermando che è un evento senza precedenti nella storia della città. Ha dichiarato che la comunità deve riflettere seriamente su quello che sta accadendo e interrogarsi sulle conseguenze terribili di una tale esecuzione violenta.

Negli ultimi tempi, Gavoi è stata teatro di incendi e atti di violenza, contribuendo a creare un clima di insicurezza crescente e tensione tra la popolazione. Questa situazione ha portato il prefetto Giancarlo Dionisi a convocare il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.

Nel frattempo, nell’ospedale San Martino di Oristano si svolgerà un esame autoptico per determinare con precisione l’ora in cui è avvenuto questo terribile delitto. Secondo una prima ipotesi, l’omicidio potrebbe essere avvenuto martedì mattina, anche se il corpo di Cidu è stato scoperto solo quella sera.

La macchina dell’allevatore era rivolta verso il cancello in ingresso all’azienda, suggerendo che l’assassino si sia nascosto dietro un cespuglio sulla destra prima di aprire il fuoco. Questo fa pensare che il killer abbia avuto un vantaggio di circa dieci ore prima di essere scoperto.

L’allarme è stato dato da un conoscente della famiglia, che era stato incaricato di cercare Cidu dopo la sua improvvisa scomparsa. È interessante notare che un anno fa, il 20 dicembre, Cidu e suo figlio erano stati assolti dall’accusa di gravi crimini.

È possibile che l’assassino fosse a conoscenza di questa assoluzione e abbia scelto appositamente quella data per confondere le indagini. Si tratta di una terribile coincidenza o di un malvagio piano premeditato? Le autorità stanno indagando su ogni aspetto di questo triste evento per trovare risposte e assicurare il colpevole alla giustizia.

Nel frattempo, la comunità di Gavoi si stringe attorno alla famiglia di Francesco Cidu, cercando di affrontare questa tragedia insopportabile. La sicurezza e la tranquillità sono diventate la massima priorità per il sindaco Lai e per l’intera popolazione. Si spera che l’assassino venga presto identificato e che sia impartita la giusta punizione.


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