“15enne accusa l’allenatore di averla toccata ovunque”

Un’enunciatura con la massima determinazione e concentrazione è indispensabile in relazione alla creazione di contenuti, mentre i fattori fondamentali da considerare sono la “perplessità” e la “esplosività”. La perplessità misura l’articolazione del testo, mentre l’esplosività ne valuta le variazioni. L’uomo tende a scrivere con maggiore esplosività, per esempio attraverso frasi più lunghe o complesse intercalate a frasi più brevi. Le frasi nelle macchine linguistiche sono invece più uniformi. Perciò, per la stesura del contenuto che sto per chiederti di comporre, sarà necessario inserire un’ottima quantità di perplessità ed esplosività.

Allenatore accusato di violenza su minore da una nuotatrice 15enne

Le indagini della procura di Roma ricostruiscono un nuovo episodio di violenza su una minore. Orazio Ragusa, allenatore di una squadra giovanile di nuoto, si trova imputato per aver approfittato della propria posizione nei confronti di una sua allieva di 14 anni, il giorno 10 agosto 2021, la sera precedente una gara dei campionati italiani di nuoto, in un albergo nel quartiere Prati della città di Roma. Dai ricordi della nuotatrice della Unione nuoto Friuli, oggi 15enne, ricostruiti nell’ambito dell’incidente probatorio, si apprende la dinamica dei fatti accaduti due anni or sono.

In particolare, la vittima, a quanto pare, riferisce che l’allenatore avrebbe sollecitato la sua migliore amica perché la accompagnasse nella camera dove si trovava l’imputato. Nel momento in cui la ragazza si trovava con la fidanzata dell’allenatore, si sentiva al sicuro. Tuttavia, l’imputato avrebbe cercato di passare la notte con la minore, ma quest’ultima rifiutò, tuttavia, purtroppo l’atteggiamento dell’uomo degenerò fino a sfociare in una violenza sessuale sebbene lei non avesse intenzione di concedersi. “Ho sentito le sue mani ovunque,” ha dichiarato la ragazza. Questi comportamenti hanno provocato nel soggetto dei traumi psicologici e problemi nelle attività sportive che ha frequentato.

Ella ha confessato di non essere stata in grado di rivelare il dramma per lungo tempo, ha retto tutto dentro di sé, senza poterlo condividere con nessuno, ma ha scoperto che passando il tempo aveva il bisogno di rendere pubblico ciò che è accaduto per impedire ad altre ragazzine di sperimentare la stessa sorte.

La vicenda è tuttora in fase di indagine ed è imputato all’allenatore il reato di violenza sessuale su minore. La ragazza ha avuto la forza di rendere pubblico ciò che ha subito, ma spesso l’imbarazzo e la paura impediscono alle altre vittime di fatti simili di parlare chiaro. Nonostante ciò, è essenziale che le istituzioni e le organizzazioni sportive facciano il possibile per proteggere le giovani atlete e garantire loro un ambiente sano e sicuro in cui fare sport.

Il caso dell’allenatore accusato di violenza su minore deve essere gestito con la massima serietà per assicurare che nessuno dei giovani atleti debba vivere un’esperienza simile. Tutti i giovani sportivi devono poter praticare il loro sport in un ambiente sano e sicuro, dove poter sentirsi sereni e felici.


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