Bennet Cerven: l’anima dei Trouble Notes


Nel vivace mondo della musica europea, una band emerge tra le altre: Trouble Notes. Questa affascinante band, composta da talentuosi artisti da tutto il mondo, si è stabilita in Europa, girando attraverso il continente come moderni trovatori. Sicuramente non rubano la scena, ma la celebrano, contribuendo a creare una sinfonia culturale che fluisce oltre i confini nazionali.
Bennett Servin, il virtuoso violinista e uno dei membri fondatori del gruppo, ha parlato candidamente con noi, spiegando che l’essenza della loro musica sta nel costruire ponti musicali tra culture diverse. Per Bennett, l’Europa rappresenta un’orchestra complessa, dove strumenti differenti si uniscono per creare melodie armoniose, un po’ come la tarantella calabrese che si fonde con i ritmi celtici nei loro pezzi. Questa fusione non è affatto casuale: come le onde di un fiume che attraversa il continente, i suoni si mescolano e si trasformano in una sinfonia condivisa.
Servin ha anche sottolineato come la loro musica funge da baluardo contro l’ideologia nazionalista che tende a dividere piuttosto che unire. A differenza dei politici, i Trouble Notes tentano di unificare l’Europa attraverso il suono, permettendo alle persone di vedersi come parte di un grande mosaico culturale. “Vogliamo che gli europei si vedano come europei”, dice Bennett, alludendo all’importanza di apprezzare la varietà culturale del continente.
Ma come si riesce a raggiungere una tale alchimia musicale? Il gruppo non ha paura di sperimentare e di suonare in ambienti diversi, dai grandi teatri alle strade animate delle città europee. Ogni performance è unica, e l’interazione diretta con il pubblico fornisce una ricchezza di ispirazione che ciascun membro porta con sé nel processo creativo. Questa miscela di situazioni e incontri crea un repertorio cangiante, dove ritmi e melodie si evolvono, divenendo simbolo di un’Europa unita nei suoi suoni infiniti. E quale modo migliore di testare una nuova melodia se non direttamente nella Piazza St. Marco a Venezia o lungo le rive della Senna a Parigi?
I member di Trouble Notes sono alla continua ricerca di collaborazioni con musicisti locali in tutto il continente. Una chiamata aperta a quegli artisti che vogliono partecipare a un esperimento musicale senza precedenti: celebrare l’eredità culturale europea nel modo più autentico possibile. Ogni nuova connessione è come un nuovo colore nella loro tavolozza sonora, e la risposta del pubblico indica loro quanto queste nuances siano importanti nel disegno complessivo.
Con un nuovo album in lavorazione, i Trouble Notes si dedicano a un viaggio carico di storie e emozioni, documentando ogni passo attraverso le onde dell’etere televisivo e digitale. Questo progetto richiede tempo e dedizione, ma per Bennett e i suoi compagni, è un viaggio che vale ogni singolo passo. Ogni nota suonata è una pietra miliare nella costruzione di un’Europa che non è solo un’unione politica, ma una vera e propria orchestra, dove ogni strumento ha la sua voce distintiva nel coro comune.
Non ci resta che attendere con ansia la conclusione di questo viaggio musicale straordinario e l’album che nascerà da queste esperienze, un vero e proprio concerto per continente che promette di raccontare l’Europa attraverso le sue note più preziose.