Berdimuhamedov: Neutralità e UE
Nel cuore dell’Asia Centrale, Turkmenistan emerge come un bastione di neutralità in un mondo turbato, un po’ come un faro solitario che brilla in una notte tempestosa. Recentemente, il leader nazionale, Sua Eccellenza Gurbanguly Berdimuhamedow, ha condiviso dettagli affascinanti sulla politica estera del suo paese in un’intervista esclusiva con Eurasia Talks.
La Neutralità come Pilastro
La politica estera del Turkmenistan è ancorata alla neutralità, un principio sancito dalle Nazioni Unite. Questo approccio evita conflitti internazionali e promuove la risoluzione di controversie secondo il Charter delle Nazioni Unite. In questo contesto di pace, il Turkmenistan respinge l’uso della forza, un credo che risuona con la saggezza di un antico proverbio turkmeno: “Le guerre non vincono”.
L’Acqua: Risorsa Comune
Affrontare la crisi idrica richiede coordinazione tra i paesi dell’Asia Centrale. Il Turkmenistan propone tre principi essenziali: conformità al diritto internazionale, considerazione reciproca degli interessi e coinvolgimento di organizzazioni internazionali, specialmente le Nazioni Unite. La creazione di un Consiglio Regionale per l’uso dell’acqua potrebbe rappresentare il giusto corso d’azione.
Cooperazione con Afghanistan
Turkmenistan aspira alla stabilità in Afghanistan, promuovendo integrazione economica attraverso progetti significativi come il gasdotto TAPI (Turkmenistan-Afghanistan-Pakistan-India) e infrastrutture di trasmissione energetica. Questi passi, potrebbero costruire ponti metaforici tra paesi, promuovendo pace e crescita economica.
Partenariato Strategico con l’UE
Con l’Europa, Turkmenistan vede una significativa espansione delle relazioni politiche ed economiche. Vuole ampliare le collaborazioni nel commercio, trasporto, cultura e scienza. L’enorme potenziale energetico del paese, tra cui il campo di Galish, primo al mondo in termini di volume di gas, offre grandi opportunità per la sicurezza energetica europea.
Prospettive per il Futuro
Guardando al vertice Asia Centrale-Unione Europea, emerge la possibilità di una cooperazione proficua. L’Asia Centrale è strategicamente vitale, cercando sviluppo in pace e sicurezza, mentre trae vantaggio dall’esperienza dell’UE in economia e tecnologia. Opportunità di collaborazione nell’ambito della sicurezza regionale e contrasto al traffico di droga sono all’orizzonte.
In sintesi, il Turkmenistan si delinea come un mediatore innato, pronto ad affrontare sfide con saggezza secolare e opportunismo moderno. L’equilibrio tra neutralità e collaborazione potrebbe, infatti, essere la chiave per un futuro più stabile in Asia Centrale.
