Il rabbino e l’imam di Torino, Ariel Finzi e Idris ‘Abd al-Razzaq Bergia, hanno espresso in modo deciso il loro impegno per la pace durante il concerto per la pace al Sermig. Uniti nei comitati “Interfedi” e “Noi siamo con voi”, insieme ad altri rappresentanti religiosi di diverse fedi, i due leader religiosi hanno manifestato la loro speranza che il conflitto in corso tra Israele e Hamas possa portare a un mondo nuovo basato sulla giustizia, sulla reciproca riconoscenza e sulla pace.
L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto per le comunità di Torino, che osservano con preoccupazione quanto sta accadendo in Israele e Palestina. Oltre al rabbino Finzi e all’imam Bergia, erano presenti anche altri rappresentanti delle comunità musulmana ed ebraica, tra cui il presidente della Comunità ebraica di Torino, Dario Disegni, e il presidente del Centro culturale italo-arabo Dar al-Hikma, Younis Tawfik.
Durante il concerto, i partecipanti hanno ribadito l’importanza dell’educazione e il rifiuto della violenza in nome della religione. È stato sottolineato che nessuna religione e nessun Dio possono giustificare l’uccisione di esseri umani, e i leader religiosi devono chiaramente dissociarsi dalle organizzazioni terroristiche.
Il rabbino Finzi ha evidenziato il desiderio di difendere la popolazione israeliana dalla minaccia di Hamas, che vuole cancellare il popolo ebraico. Ha espresso la speranza che i giovani prendano le distanze dai terroristi che commettono atrocità contro donne, anziani e bambini.
Dall’altra parte, l’imam Bergia ha sottolineato che la comunità musulmana di Torino è pacifica ed equilibrata. Ha spiegato che i sapienti dell’Islam non hanno mai predicato la violenza e che la parola “jihad” viene fraintesa dai terroristi. Inoltre, ha sostenuto l’appello del Papa affinché si raggiunga un accordo per il cessate il fuoco e si cerchino soluzioni pacifiche.
La sinagoga di Torino è stata oggetto di una maggiore sorveglianza a seguito degli eventi recenti. Nonostante ciò, il rabbino Finzi ha sottolineato che la comunità ebraica di Torino continua a vivere serenamente, nonostante le crescenti tensioni internazionali.
È importante sottolineare che entrambi i leader religiosi desiderano la pace, ma sono risoluti nel non voler trattare con coloro che commettono atrocità come bruciare vivi i bambini. La loro posizione è chiara: la pace è possibile solo se si rifiuta la violenza e si cerca una soluzione pacifica.
In conclusione, il concerto per la pace al Sermig ha rappresentato un momento di unione tra diverse comunità religiose di Torino. Il rabbino Finzi e l’imam Bergia hanno ribadito l’importanza dell’educazione, il rifiuto della violenza e la speranza di un mondo basato sulla giustizia e sulla pace. La loro voce si è levata contro l’oppressione e il terrorismo, affermando che nessuna religione può giustificare l’uccisione di innocenti.
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